Eroe o tiranno, cinico o appassionato, artefice del proprio destino o strumento inconsapevole delle trame della storia, su Napoleone Bonaparte non è mai stato formulato un giudizio univoco e definitivo.
Forse nell'intero corso della storia nessun uomo ha destato emozioni così opposte e intense, né attirato così tanta ammirazione, paura e disprezzo.
Forse nell'intero corso della storia nessun uomo ha destato emozioni così opposte e intense, né attirato così tanta ammirazione, paura e disprezzo.
A partire da una documentazione ricchissima ed eterogenea, lo storico Herbert Fisher racconta Napoleone muovendosi tra psicologia dell'individuo e descrizione degli eventi storici.
Scritta nel 1913, l'opera guida il lettore verso una comprensione dell'uomo, della grandezza del suo progetto politico, come pure della fragilità delle sue conquiste.
Spalancando davanti ai nostri occhi un mondo di visioni e memorie, Fisher restituisce tutta la complessità di Napoleone Bonaparte, dagli anni della rivoluzione fino alla morte in esilio.
Scritta nel 1913, l'opera guida il lettore verso una comprensione dell'uomo, della grandezza del suo progetto politico, come pure della fragilità delle sue conquiste.
Spalancando davanti ai nostri occhi un mondo di visioni e memorie, Fisher restituisce tutta la complessità di Napoleone Bonaparte, dagli anni della rivoluzione fino alla morte in esilio.